Riunione-Nazionale-Centri-ED-e-CDE-2021-EUROPE-DIRECT-Nord-est-Sicilia.jpg 14 Dicembre 2021

Emozione, fermento, determinazione, idee. Sono le parole che vengono in mente pensando alla tre giorni di Bari (29-30 novembre, 1 dicembre) dedicata alla Riunione Nazionale dei centri EUROPE DIRECT e dei Centri di Documentazione Europea. L’emozione di tornare a viaggiare, ad incontrarsi e a confrontarsi in presenza, il fermento positivo di tanti uomini e donne chiamati a veicolare le opportunità fornite dall’Unione europea, la determinazione nel constatare che tutto è possibile perché esistono strumenti e vantaggi, le idee che vengono fuori per contribuire alla crescita dei territori. Dopo mesi di meeting on line, c’è stata quindi la possibilità di partecipare dal vivo a seminari formativi di grande interesse, grazie alla presenza di relatori qualificati, il tutto coordinato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dall’Ufficio in Italia del Parlamento europeo, con il supporto organizzativo del centro EUROPE DIRECT Puglia.

Al meeting, a cui hanno partecipato il Capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, il dott. Antonio Parenti, il dott. Carlo Corazza, Capo Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, il dott. Massimo Gaudina, Capo Rappresentanza/Portavoce della Commissione UE a Milano e il Capo Unità DG COMM, dott. Alessandro Giordani e Massimo Pronio, Capo Team Comunicazione Rappresentanza in Italia, tra le varie discussioni, è stata realizzata la presentazione del Piano di lavoro sui cui i centri dovranno attenersi per il prossimo anno nonché la esplicazione delle sinergie della rete EUROPE DIRECT con NextGenerationEU e con il PNRR, il roadshow di Palazzo Chigi Italia domani, la Conferenza sul Futuro dell’Europa e la promozione dell’Anno europeo dei Giovani.

Insomma, questa proficua tre giorni di Bari è servita ad aprire una finestra sul futuro, a dare consapevolezza della quantità e della qualità degli strumenti che abbiamo a disposizione per incidere positivamente sul tessuto economico dei territori e contribuire attivamente al processo di ripartenza dopo la crisi pandemica nel segno dell’innovazione, della sostenibilità e della resilienza.