Non solo la solidarietà piena e incondizionata da parte dei vertici dell’Unione europea al popolo ucraino, non solo sanzioni mirate nei confronti della Russia per convincere Putin a porre fine a questa guerra “disumana e insensata”, così come l’ha definita Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Ma l’Unione europea è in prima linea negli aiuti concreti offerti all’Ucraina e alla sua popolazione per affrontare la gravissima emergenza umanitaria in atto.

INTERVENTI A FAVORE DELL’UCRAINA

Aiuto umanitario diretto

500 milioni di euro del bilancio UE sono stati stanziati per affrontare le tragiche conseguenze umanitarie della guerra, sia all’interno che all’esterno dell’Ucraina. Di questi, 90 milioni di euro sono destinati per beni di prima necessità, quali cibo, acqua, assistenza sanitaria e rifugi. Una misura senza precedenti che dimostra la volontà dell’Unione di aiutare il popolo ucraino in un momento così drammatico.

Assistenza di emergenza della protezione civile

In particolare, il meccanismo di protezione civile sta fornendo milioni di kit medici, tende, sacchi a pelo, coperte per quanti fuggono dalle zone di guerra e per i paesi vicini come Polonia, Moldova e Slovacchia che si stanno impegnando per la prima accoglienza. Ulteriore assistenza sarà dispiegata in Ucraina attraverso le scorte mediche di RescEU con sede in Germania, Ungheria e Paesi Bassi e che comprendono: ventilatori, pompe per infusione, monitor per pazienti, maschere e camici, dispositivi a ultrasuoni e concentratori di ossigeno.

Sostegno al confine

Inoltre, personale di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, è presente ai confini della UE con l’Ucraina e con la Moldova per fornire assistenza tecnica e operativa e per coordinare le attività operative sul territorio per gestire l’enorme numero di persone in fuga dalla guerra.

Status giuridico per coloro che fuggono dalla guerra

Per quanto riguarda, poi, lo status giuridico per i rifugiati, l’Unione ha agito in tempi record attivando la Direttiva sulla Protezione Temporanea e offrendo così il diritto al sostegno sociale e l’accesso al mercato del lavoro e all’istruzione (vedi INFOGRAFICA).

Infine, allo scopo di sostenere ulteriormente gli Stati membri che accolgono e ospitano i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina, la Commissione ha proposto a una procedura di finanziamento semplificata nell’ambito della politica di coesione 2014-2020, per far fronte ai costi aggiuntivi sostenuti.

Maggiori informazioni su Solidarietà dell’UE con l’Ucraina disponibili QUI

SANZIONI NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA

L’Unione europea ha adottato sanzioni in risposta all’attacco militare non provocato della Russia nei confronti dell’Ucraina. L’obiettivo è di ostacolare la capacità del Cremlino di finanziare la guerra e di imporre notevoli costi economici e politici nei confronti dell’élite politica russa responsabile dell’invasione.

Nello specifico, le misure adottate riguardano:

Inserimento di singole persone ed entità in elenchi di sanzioni

Misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina vengono applicate nei confronti di Persone ed Entità a cui è fatto divieto di fornire fondi e vengono congelati i beni.

Le sanzioni colpiscono tutti i membri del governo russo e i loro familiari, gli oligarchi, i professionisti, i responsabili della propaganda e della disinformazione, così come gli operatori dei settori chiave dell’economia russa che sostengono l’aggressione militare.

Sanzioni per il settore finanziario

Allo scopo di impedire l’accesso della Russia ai mercati dei capitali dell’UE, vengono applicate le seguenti misure restrittive:

  • esclusione delle principali banche russe dal sistema SWIFT
  • divieto di qualsiasi forma di prestito alle banche e al governo russi (compresa la Banca centrale) e di acquisto dei titoli da loro emessi
  • congelamento totale dei beni e il divieto completo di finanziamento per tre banche russe fondamentali
  • divieto totale di qualsiasi operazione con determinate imprese statali russe in diversi settori, ossia con il complesso industrial-militare del Cremlino
  • divieto di rating della Russia e di società russe da parte delle agenzie di rating del credito dell’UE e la prestazione di servizi di rating ai clienti russi
  • azioni mirate contro l’élite russa vietando i depositi cospicui presso le banche dell’UE
  • chiarire che le cripto-attività rientrano nell’ambito di applicazione dei “valori mobiliari”
  • divieto di investimenti in progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti.

Sanzioni per il settore dell’energia

L’UE ha vietato la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione in Russia di beni e tecnologie specifici relativi alla raffinazione del petrolio introducendo restrizioni alla prestazione dei servizi connessi. Attraverso il divieto di esportazione, l’UE intende colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio.

Spazio aereo, settore marittimo e trasporti

Quanto al settore dei trasporti, l’Unione europea introduce le seguenti misure restrittive:

  • divieto di esportare, vendere, fornire o trasferire alla Russia tutti gli aeromobili, parti ed attrezzature per aeromobili
  • divieto di fornire qualsiasi servizio di riparazione, manutenzione o finanziario pertinente
  • chiusura dello spazio aereo dell’UE a tutti gli aeromobili di proprietà russa, immatricolati in Russia o controllati dalla Russia, compresi i jet privati di oligarchi.
  • restrizioni all’esportazione di prodotti per la navigazione marittima e di tecnologie di radiocomunicazione.

Beni a duplice uso e prodotti tecnologici avanzati

Per colpire settori sensibili del complesso militare-industriale russo e limitare l’accesso della Russia a tecnologie avanzate fondamentali come droni, software per droni e dispositivi di cifratura e semiconduttori ed elettronica avanzata, l’UE ha previsto un inasprimento dei controlli esistenti sulle esportazioni di beni a duplice uso.

Le sanzioni colpiranno l’accesso della Russia a tecnologie importanti riducendone nel tempo le capacità tecnologiche e interromperanno il finanziamento o l’assistenza finanziaria pubblici agli scambi con la Russia o il sostegno agli investimenti in Russia, compreso il sostegno nazionale alle esportazioni.

Sospensione del trattamento della nazione più favorita presso l’Organizzazione mondiale del commercio

La Russia non sarà più trattata come nazione più favorita nell’ambito dell’OMC, il che la priverà dei principali vantaggi commerciali in quanto membro dell’OMC.

L’UE ha deciso di intervenire non con un aumento dei dazi all’importazione, bensì con una serie di sanzioni che comprendono divieti di importazione o esportazione di merci, in particolare:

  • un divieto di importazione da parte dell’UE dei prodotti siderurgici attualmente soggetti alle misure di salvaguardia dell’UE. A titolo di compensazione saranno aumentati i contingenti di importazione da altri paesi terzi
  • un divieto di esportazione da parte dell’UE di beni di lusso per colpire direttamente le élite russe.

Misure in materia di visti

I russi titolari di passaporti diplomatici non beneficeranno più dell’esenzione dal visto per recarsi nell’UE. I funzionari governativi e gli imprenditori russi non beneficeranno più di agevolazioni come la riduzione dei diritti di rilascio al momento della presentazione della domanda di visto.

Sanzioni per gli attori della disinformazione

L’UE ha deciso di sanzionare i mezzi di disinformazione e manipolazione delle informazioni del Cremlino e ha stabilito la sospensione immediata della trasmissione e della diffusione di Russia Today e Sputnik nell’UE (o ad essa diretta, ad esempio via cavo, satellite, IPTV, piattaforme, siti web e app). Tutte le licenze, le autorizzazioni e gli accordi di distribuzione pertinenti sono stati sospesi in quanto i due organi di informazione costituiscono pertanto una minaccia significativa e diretta per l’ordine pubblico e la sicurezza dell’UE.

Sanzioni alla Bielorussia

In considerazione del ruolo nei processi decisionali e di pianificazione strategica che ha determinato il coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, Il Consiglio dell’UE ha deciso oggi di imporre misure restrittive mirate nei confronti di 22 membri di alto livello del personale militare bielorusso.

Il prezzo che la Bielorussia dovrà pagare per il suo coinvolgimento nell’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina sarà alto. Con queste misure stiamo prendendo di mira coloro che in Bielorussia sono complici degli attacchi nei confronti dell’Ucraina e stiamo limitando gli scambi in una serie di settori chiave.

Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Maggiori informazioni su Sanzioni dell’UE contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina disponibili QUI