Una riflessione sulle sfide e le priorità dell’Europa, un’occasione produttiva di confronto sfruttando l’opportunità fornita dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa e per dare così un contributo appassionato e concreto al percorso di crescita comune.

Protagonisti dell’evento del 4 marzo “Voci del Mediterraneo – Giovani e Futuro dell’Europa”, ospitato all’Auditorium della Scuola Gonzaga di Palermo, sono stati gli studenti.

Attenti, competenti e preparati hanno incalzato con domande appropriate gli eurodeputati Annalisa Tardino e Ignazio Corrao prima di dividersi in gruppi ed elaborare proposte da sottoporre alle istituzioni europee. Presente anche l’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale Roberto Lagalla con il quale i ragazzi hanno sottolineato l’importanza di rafforzare il patto con la società, con i giovani e le famiglie per restituire voce e protagonismo a tutti gli attori del mondo dell’istruzione nel contesto europeo.
L’evento “Voci dei Mediterraneo” è stato organizzato da Consiglio Italiano del Movimento europeo, European House Budapest, EUROPE DIRECT Palermo e EUROPE DIRECT Nord-est Sicilia in collaborazione con Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia.

Da tutti gli intervenuti è giunto un forte appello alla pace e manifestazioni di solidarietà al popolo ucraino, in considerazione delle notizie sull’invasione armata da parte della Russia. Pace come valore universale e corale, non ancorato a logiche di partito, a un sistema ideologico o appartenenza culturale. Pace come elemento insostituibile per sostenere la crescita dell’Europa.

Nel suo intervento da remoto, il Presidente del Movimento Europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli ha sottolineato l’esigenza di aprire una fase costituente da parte del Parlamento europeo in collaborazione con i Parlamenti nazionali, per tradurre le deliberazioni della Conferenza sul Futuro dell’Europa e gli orientamenti delle Istituzioni in un progetto di riforma del sistema europeo.

I focus aperti a margine del dibattito sono stati incentrati sulla “visione verde” e sulle proposte in materia di clima, energia e trasporti per ridurre le emissioni di gas almeno del 55% entro il 2030, oltre che sull’esigenza di introdurre nuove normative sull’economia circolare, la biodiversità, l’agricoltura e l’innovazione. Molta importanza è stata data anche all’Anno Europeo dei Giovani voluto per il 2022 dalle Istituzioni europee: gli studenti si sono concentrati sulle prospettive di crescita post pandemia, dal punto di vista dell’inclusione e dell’innovazione digitale.

L’iniziativa si inserisce all’interno di The Shadow Report Project 2020-2022, progetto confinanziato dall’Unione europea.